martedì 20 marzo 2012

Pasticcini di pasta di mandorle al mandarino














Sabato mattina di fine Luglio, piove già dall'alba, nuvoloni grigi irrompono con folate di vento sui tetti di quella periferia di città dai tetti recenti che di storico hanno solo gli strati di polvere dei cantieri aperti nelle vicinanze e mai chiusi.
Le periferie non sono mai uguali tra loro, eppure un denominatore comune di provvisorietà le accompagna spesso, un carattere di transitorietà che si legge nelle strade non ancora asfaltate, in un traffico di automezzi da lavoro pari a quello privato, nei negozi senza insegna, nei pochi bar aperti in tutta fretta, in qualche venditore ambulante alla ricerca di clienti nuovi, nell'unica scuola pubblica che ad orari prestabiliti concentra tutta la vita 'nascosta' intorno, periferia che si legge in un desiderio ostentato di asfalto a ricacciare la solitudine di un apparente isolamento verde.
La pioggia viene dal mare e c'è un leggero vento che rinforza sotto a darle spessore, quasi che nell'irruenza di quegli acquazzoni così rapidi nel colpire il terreno sia già presente un germe di fuga, una volontà di andare lontano lasciando spazio al sereno.
Cucino tutta la mattina dedicandomi in particolar modo ad un dolce. Ad ora di pranzo la luce è ancora grigia, il sole compare quasi quanto l'asso vincente nel gioco delle tre carte, c'è per non esserci mai alla resa dei conti. Confortato però dalle previsioni e da quella brezza sempre più decisa, convinco MissD. ad andare in spiaggia, supportando il tutto con la semplice constatazione che a quell'ora i più avranno rinunciato al mare preferendo luoghi riparati come i centri commerciali al chiuso.
Preparo due panini taglia small con mozzarella, pomodori, un paio di foglie di basilico, un pizzico di origano siciliano regalatomi dai vicini e qualche granello di sale. Un paio di albicocche, zaino in spalla ed in mezz'ora siamo sul bagnasciuga, battuto da un vento fresco e teso reso piacevole da un sole forte.
C'è luce ovunque, l'aria è pulita.
Poche persone contate su quel tratto di litorale libero. Un trio di ragazze straniere intente a fotografarsi vicendevolmente con cambi di mise combinando in modo casuale e divertito le singole dotazioni accessorie, cappellini, sciarpette di acrilico colorate ed occhiali un pò vintage. Il tocco di patinato è dato dalle mani unte di patatine alla panna acida continuamente ricercate in una busta di plastica di un supermercato vicino.
Alla mia sinistra poco lontano, un venditore ambulante di bibite che si presenta non appena ripongo l'asciugamano sulla sabbia, per comunicarmi che ogni mia eventuale esigenza di birra può tranquillamente essere soddisfatta dalla borsa thermos che ha poco lontano.
Ringrazio e leggo nel suo volto la delusione per il mio accento italico. Le birre le vende solo a turisti del nord europa o a famiglie dell'est, approdate per disperazione nel nostro stivale che si ritrovano sui nostri lidi ad assaggiare il tocco esotico di un mare mai visto prima, un mare che inebria per quanto è bello, che cattura sguardi e speranze. Il mare spiazza chi non è avezzo a trovarselo di fronte, lascia in fuorigioco i sensi e l'anima che si dibatte tra flutti riflessivi con il solo desiderio di prendersi quello che il quotidiano prova a negare. L'alcool in questo è il miglior cuscinetto per sedare emozioni e reazioni tanto distanti tra loro pur nel loro essere parimenti sentite e contrariamente persuasive.
Ho sempre associato la birra in spiaggia alla combriccola di persone mature che disertano il bagnasciuga per giocare a carte sotto freschi dehors fronte mare, o al capofamiglia rustico che sotto l'ombrellone in fuga dal sole dimostra la propria mascolinità trangugiando birra davanti alla propria famiglia apparecchiata alla meglio per il pranzo.
Ci voleva l'onda lunga della povertà dell'est europa a completare l'immagine stereotipata di turisti tedeschi a loro agio con la pinta bionda sotto il solleone. Il significato è diverso, quanto meno lo è il punto di partenza, lo sguardo raddolcito dell'oblio magari no, forse non è solo un retaggio culturale è proprio desiderio di non perdersi di fronte a quel blu intenso che ci spinge sino all'orizzonte.
Dietro di me una signora di 65 anni circa, con paglietta in testa ed i segni di una vita intensa sul volto, si raggomitola su un piccolo asciugamano di poche pretese e prova a dormire, almeno così sembra. E'sola MrsWrinkle. Una bottiglietta d'acqua portata da casa fuoriesce dalla borsa, lei con un costume intero nero che ha visto molte stagioni, poca scuola sulle spalle visto il malconcio italiano esibito poco prima al cellulare, una catenina d'oro sottile al collo ed un orologio con un cinturino consunto di pelle marrone al polso destro. Occhi chiari e buoni in un viso contenuto senza eccessi, ne paffuti ne spigolosi, solo rughe curvilinee.
Poco dopo le si avvicina il quasi-coetaneo venditore abusivo di birre MrHawker. Lui di media statura, capello corto scolpito, ad occhio e per carnagione direi filippino, di corporatura media e senza un filo di barba. Indossa una maglietta nera a manica lunga con un fluorescente surf disegnato tra le scapole, pantalone multitasche vissuto e scarpe di tela chiuse, un tempo bianche.
E'evidente che si conoscono o quantomeno prima avranno già parlottato.
Nel mentre MrsWrinkle provava a tenere gli occhi chiusi, lui invece intercettava un connazionale, venditore ambulante di frutta, di passaggio poco distante su quel tratto di spiaggia, prendendo a questi una grossa fetta di cocco.
Arriva quindi alle spalle di MrsWrinkle, la aggira, le si pone davanti e piegandosi sulle ginocchia le dice:"Ho trovato cocco".
Lei si alza in scioltezza quasi stesse aspettando il momento, si mette a sedere, prende la fetta di cocco e nel ringraziarlo inizia anche a mangiarlo.
Hanno parlato per dieci minuti buoni. Lui piegato sulle ginocchia, lei seduta di fronte.
Non so cosa si sono detti, di certo quando MrHawker ha iniziato nuovamente il suo giro MrsWrinkle nel mentre si allontanava, ha evidentemente dato voce ad un senso di concretetezza probabilmente smarrito qualche minuto prima esclamando:"...ti prendo una birra in cambio, non ho pagato...".
MrsWrinkle aveva evidentemente chiesto qualcosa da mangiare a MrHawker che impossibiliato dall'accontentarla al momento si era rifatto alla prima occasione.
MrHawker si è girato e con sguardo serio ha fatto intendere che non voleva nulla in cambio. MrsWrinkle ha ringraziato con gli occhi ed è tornata a raggomitolarsi sul piccolo asciugamano. Non c'era tensione di altro tipo tra i due, probabilmente solo un incontro breve di due solitudini provenienti da periferie anagraficamente lontane che per qualche minuto si sono riconosciute in un limpido, estemporaneo e fresco pomeriggio di fine Luglio.

Passiamo alla ricetta adesso.
Nel conoscere le inclinazioni del gusto di alcune persone e nel constatare che non sempre ho il tempo per poterle accontentare con dessert leggermente più elaborati, opto per soluzioni confortanti e leggermente distanti dallo standard classico per provare, io una strada differente e per proporre invece a chi ho accanto una alternativa che sappia di pensiero affettuoso.
Questi piccoli pasticcini di pasta di mandorle al mandarino nascono così, quasi per caso come spunto, ripensati al volo per avere a disposizione degli ottimi mandarini scelti personalmente dal mio naso e preparati in un Sabato mattino dal tempo incerto. La ricetta è di Anna Petrera, dal forum della Cucina Italiana, ripresa da Giovanna Lost in Kitchen qui, la stessa Giovanna che non mi stancherò mai di ringraziare per avermi dato prospettive e riferimenti più alti nel rapporto con un certo tipo cucina che erroneamente approcciavo con minore consapevolezza.
Poichè so che da me non vi aspettate foto strabilianti per il gusto della pastina di mandorla con il retrogusto di mandarino...vi chiedo un piccolo volo pindarico quel tanto perchè vi incuriosisca e la possiate mettere in cantiere anche voi (dalle istantanee tra l'altro il mandarino si intravede anche...).
Vi confesso una cosa però. Questa ricetta non doveva arrivare al blog perchè il Sabato stesso che sono stati sfornati i pasticcini, non riuscendomi a trattenere, li ho provati quando si erano raffredati da pochissimo ed al primo...ma anche al secondo assaggio...non avevano sapore. Non potete immaginare quanto la mia faccia cretina si sia connotata ancor più di espressioni da ebete.
La prima reazione è stata, rivolgendomi a Miss.D.:"...minchia che delusione...eppure 4 mandarini come quelli avrebbero dovuto farsi sentire...questi non li diamo a nessuno che ce li tirano dietro...".
Poi la Domenica mattina presto a colazione...da vero morto di fame quale sono ne ho provato uno...e poi uno...e poi uno ancora. Se non fossi stato sicuro che qualcuno potesse averli cambiati avrei detto che erano stati preparati da altri ed invece erano sempre gli stessi.
Di fatto al palato avevano acquisito carattere, finalmente la pasta di mandorle riempiva la bocca con un sapore netto contrastato dal profumo dei mandarini adesso chiaramente percepibile. Insomma un piccolo miracolo dato solo dal riposo dei dolcetti. Delle due infornate che ho fatto, la prima è arrivata ai 19 minuti invece dei 15 previsti (visto per esperienza che il mio forno è un pò "lento" rispetto ad altri) la seconda invece ha rispettato in pieno il quarto d'ora. I pasticcini di quest'ultima tornata si sono rivelati decisamente più buoni essendosi asciugati meno e quindi restituendo una piacevole nota umida che i primi non avevano.
Per la ciotola che vedete in foto...invece ringrazio con molto affetto una amica vicina-e-lontana del quale mi fregio di fare da "stalker" ;P

Pasticcini di pasta di mandorle al mandarino ( da una ricetta di Anna Petrera, dal forum della Cucina Italiana)

Ingredienti
500 gr. di mandorle spellate e tritate (finemente ma non finissime);
300 gr. di zucchero;
buccia di 4 mandarini non trattati;
2 chiare di uovo (la quantità dipende sia da quanto sono asciutte le mandorle sia dalla grandezza delle uova);

Preparazione
Tritare le mandorle con lo zucchero e la zeste di mandarini facendo andare le lame ad intermittenza.
Se il recipiente del vostro cutter fosse anche sufficiente per contenere il tutto il consiglio personale è di dividere lo stesso il composto iniziale (mandorle intere, buccia grattuggiata di mandarini e zucchero) in 4 parti uguali e di procedere con il mixer altrettante volte in modo da assicurarvi una resa omogenea dell'impasto con una granella che sia piccola ma non del tutto farinosa. Certamente il passaggio richiede un pò di tempo ma questa piccola attenzione ha il suo perchè nella resa finale.
Aggiungere quindi al composto così ottenuto gli albumi e lavorare fino ad ottenere un impasto morbido.
Far passare la pasta attraverso una bocchetta a stella senza usare la tasca, spingendo l'impasto con le dita ma facendo attenzione a non spingere il dito oltre le punte perchè potrebbe incastrarsi. Di mio invece abbiamo proceduto a formare piccole palline di composto sulle quali sopra sono state adagiate mezze ciliegine candite o pezzetti di arancia candita.
Infornare a 170° per 10-15 minuti. I dolcetti devono restare chiari e vanno sfornati quando le punte iniziano a colorirsi, perché il cuore resti morbido.
Così come accennato prima non andare mai oltre i 15'.
Questa volta non posso dirvi che appena sfornati sono da assaggiare...ma solo di aspettare al giorno dopo per valutarli :P ehehehehehe



31 commenti:

  1. Che tenerezza, le due solitudini che per un attimo si sono sfiorate.
    E che occhio il tuo, per saper cogliere sentimenti e sfumature come pochi.

    I pasticcini...a scoppio di sapore ritardato mi ispirano non poco, ma sai bene che ne ho altri prima di questi da dover provare al piu' presto ;-) Ti sapro' dire!

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  2. La stessa scena che ho visto mercoledî scorso al mercatino....
    La scorza di mandarino è una sorpresa e siccome qui i pasticcini di mandorla vano per la maggiore li proverô!
    Buona giornata

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  3. bella ricetta Mario, ben spiegata e bella pure a vedersi, ma bellissima storia soprattutto: una scena d film , quasi felliniana, ben raccontata: grazie del bell'inizi di giornata che mi hai regalato
    Baci a missD e a presto
    Dani

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  4. @Stefania Orlando
    Aspetto news dal fronte fornelli...da quello propositi per rigare la macchina dello ZioPiero...dal fronte ordigni bellici da condividere e non da meno ti ringrazione per essere sempre qui con il tuo contributo :))
    Thanks :)

    @Fantasie
    Adoro la pasta di mandorle ed adoro i mandarini, quelli che quando li sbucci il profumo dalle mani non va via nemmeno se le lavi con il sapone, quelli che sono pieni di ossicini che ti fanno innervosire per quanti ne trovi ma che ti conquistano con quegli spruzzi di sapore dolce al palato...
    Chi meglio di una siciliana doc come te può capirmi per queste considerazioni...
    Grazie sempre.

    @Daniela
    Che onore vederti qui...mi viene il sorriso a pensare che sei passata da queste parti, serio. Grazie per la ricetta anche se realmente non è nulla di che, solo un piccolo esperimento come sempre esteticamente non perfetto :P eheheheheh
    Grazie per il post sopra, qui sei stata ancor più buona con me...ma come mi sdebiterò mai...qui il conto diventa troppo grande! :P ahahahahahaaha

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  5. questo racconto mi ha preso, hai tracciato un ritratto di quelle due persone sulla spiaggia che mi ha fatto venire un groppo in gola...

    e i pasticcini sono un'altra risorsa per smaltire i mille albumi che ho: non è che possiamo fare meringhe tutti i giorni, no?

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  6. Complimenti per il blog (e anche per questi pasticcini), tutte quelle foto di dolci nella sidebar...che bontà! Mi sono unita ai tuoi lettori!

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  7. Bellissima descrizione di un'atmosfera in cui ritrovo la situazione descritta, sembra un po' la moviola di un film vecchia maniera... dolce e commovente l'incontro di due solitudini, mi ha colpita, lo si sente nell'anima, sempre attento, preciso e perfetto nel concretizzare i sentimenti.
    Adoro la pasta di mandorle, è una cosa che mi fa impazzire e di cui faccio delle sane scorte appena scendo un po' di latitudine, nonostante il mio amore per il salato...ma alla pasta di mandorle non si può rinunciare, è paradisiaca, sarei capace di mangiarne a quintali: sono una contraddizione, ma tanto amo il salato quanto mi strafogherei di pasta di mandorle, di marron glacees e di marzapane... dev'essere la mia parte mediterranea (che c'è..eccome se c'è...mediterranea fino al midollo nel temperamento!) che alla fine esce allo scoperto, quella fatta di profumo di mare e di dolci aromi del sud.

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  8. lo ammetto sono saltato subito alla ricetta, sono troppo stanco stasera, mi perdoni? :)
    buoni i mandarini spesso sottovalutati a vantaggio dell'arancia, ma hanno un loro perché
    buona serata

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  9. Ciao! deliziosi questi pasticcini! amaro e agro si combinano per dei dolcetti davvero superbi!
    bacioni

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  10. La prima cosa che ho pensato iniziando a leggere questo tuo post è stata: "Cavoli, è vero che il tempo corre veloce ma non credevo fossimo già a fine Luglio", poi ho controllato il calendario e mi sono un po' tranquillizzato :-D
    Il secondo pensiero invece è stato "Ma dove vai a mare?" ahahahah
    Va be', dai, la finisco. Sono figure un po' tutti abbiamo incontrato sulle nostre spiagge (tu di più però, sicuramente), figli di quella "periferia" sempre uguale e sempre così diversa.
    Io fossi in te, ringrazierei vivamente Miss D che nel cuore della notte ha rifatto i biscotti per sostituire le ciofeche che avevi fatto tu! ahahah Secondo me ci ha messo un po' di inulina! ahahah
    Un abbraccio
    Fabio

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  11. @La Gaia Celiaca
    Eh no le meringhe no che...dopo un pò stufano...le pastine di mandorle invece non hanno questo 'difetto' vanno giù che è un piacere tanto più se c'è il profumo di agrume a restituire equilibrio :)) eheheheheehe

    @Stefania
    Macchè! Anche tu troppo buona con me! :D

    @Pozione Segreta
    Grazie davvero e soprattutto piacere di conoscerti! :))

    @Bucaneve
    Mi soffermo sui tuoi commenti perchè in più di una occasione sei l'evidenza di come indipendentemente dal luogo nel quale viviamo c'è sempre l'opportunità di fare propri caratteri, affetti ed approcci solitamente associati a microculture poste a latitudini diverse. Questa tua pregevole 'diversità' è una ricchezza che ti caratterizza e , pensandoci bene, è oltremodo alla portata di tutti se solo non fosse che troppe volte resta confinata in limiti mentali ristretti e conservativi. Questo indipendentemente che ci si trovi nel profondo sud o all'estremo nord.
    Grazie come sempre a te per essere espressione di un bel modo di sentire :)

    @Gio
    La tua cucina mi piace proprio per questo...per l'onestà e la trasparenza che la caratterizza, ecco perchè stima ed affetto vanno di pari passo per persone come te ;)

    @Manuela e Silvia
    Si, si bilanciano in modo più che degno, sicuramente da provare!
    Grazie a voi.

    @Anna Luisa e Fabio
    "Mappatella Rome Beach"!! :P ahahahahahhahaha
    In ogni caso ti devo ringraziare doppiamente...uno perchè finalmente ho capito che MissD. non mi ha tradito sparendo nella notte ma era solo intenta a rifare i pasticcini e due perchè non riuscivo a spiegare che fine avesse fatto "Inulèn n°5", il profumo che volevo regalare allo ZioPiero....nei biscotti! :D hehehehheehehe
    Secondo me quando ci vediamo dal vivo il rischio che qualcuno tenti di farmi uno sgambetto nei pressi di un dirupo c'è ma se l'azzardo che prendo....è pagato con i dolci di Anna Luisa rischio ben volentieri tutta la vita!! :DD

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  12. La spiaggia è un crocevia di solitudini o di umanità festanti che si espongono senza pudore, ma riuscire a coglierne un lato così intimo e vibrante, non è da tutti ....

    I pasticcini di mandorle sono la mia passione, ma devo ammettere che non ho mai provato a farli da me: ora so che i prossimi albumi solitari avranno già un destino assegnato :D

    Immagino che quei deliziosi dolcini abbiano avuto vita breve in quella ciotola: eh eh!

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  13. @Milen@
    La pasta di mandorle un ricordo...resta solo la ciotola con i suoi colori che, considerata la provenienza, chiede di essere riempita con dolci e biscotti! :P ehehehehehehe
    Se hai a dispozione dei mandarini provala anche così perchè merita :)
    Per la spiaggia invece poco da dire, per quanto accennavi sopra sai perfettamente di cosa parlo...
    Un abbraccio :)

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  14. adoro le tue scenografie, i tuoi scatti di umanità....era un po' che latitavo, sono sempre di corsa e le tue letture meritano giusto spazio, non si possono affrontare nè gustare con la fretta!!
    anche i biscotti, se avessi giudicato solo dalle foto questi biscotti non mi avrebbero attirato perchè sono quelli che non scelgo mai nei buffet o nei banchi delle pasticcerie ma già leggendo nel titolo "pasta di mandorle ai mandarini" e poi vedendo che la ricetta oltre ad avere ingredienti amati è pure alla portata di imbranati pasticceri come la sottoscritta, ho esultato!!! E te la copio anche questo weekend perchè ho giusto ancora dei mandarini in frigor, gli ultimi temo....corro a comperare le mandorleeeeeeee
    ciao
    cris

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  15. che bel racconto, sopratutto ho apprezzato la profondità dei sentimenti nel racconto, la solidarietà tra ricchi non esiste tra poveri si.

    si a volti i dolci devono riposare per acquistare gusto, se non vi piacciono mandateli qui io non li tiro indietro :-))

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  16. per parecchi anni sono andata sulla stessa spiaggia. uno dei miei ricordi è di un signore palesemente malconcio, sulla quarantina credo, ma quando si è malconci non è facile attribuire un' età, pochi denti, con un cappello di paglia rotto qua e la, con una rigida borsa frigo sottobraccio; vendeva bibite freddei ai bagnanti sotto un sole cocente come solo in grecia c'è, camminando sui sassolini, percorrendo tutta la spiaggia.
    per diversi anni era quasi un appuntamento che si rinnovava di anno in anno.
    non sto a raccontare oltre, non interessa a nessuno probabilmente, ogni anno provavo lo stesso strazio e la stessa gioia rivedendolo.
    non so perchè ma il tuo racconto me l'ha evocato.

    irene

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  17. un dolcetto dei più saporiti per un racconto tenerissimo! scrivi davvero molto bene, è un piacere leggerti :-) e lo sarà anche copiarti la ricetta ;-) buona domenica :-)

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  18. @Poverimabelliebuoni/insalata mista
    Con te sono sempre in difetto...ho ancora metà anno per rimediare in qualche modo e qualcosa pur mi inventerò pur di non farmici mandare :P eheheheehehe
    Grazie come sempre del tuo contributo, sempre schietto e con il sorriso :)))

    @Günther
    Pasolini insegnava che l'italia ha sfornato a cavallo delle due guerre una classe povera che non si vergognava di essere tale, che era possibile riconoscere attraverso una dignità tutta propria. L'affermazione ovviamente non va letta con l'aria paternalistica che potrebbe avere oggi in bocca a qualche benestante politico fintamente dedito al sociale ma era più che altro una constatazione. Ritrovare la dignità dell'altro indipendentemente dalla propria appartenenza culturale, economica o religiosa è una piccola chicca del quale ho beneficiato in primis e che provo a far mia scavallando i vincoli che un certo tipo di società prova ad imporre come riferimento.
    Per i dolci...no problem, magari davvero un giorno ci incrociamo e ne mangiamo qualcuno insieme...semprechè prima non debba portarti delle arance! :D ahahahahahaaha

    @GrEAT
    Interessa Irene, magari potresti anche scriverci un post sul signore dal cappello di paglia rotto, giusto per fissare nero su bianco i tuoi ricordi e quel misto di strazio&gioia ad esso collegato.
    Mi piacerebbe sul serio leggerlo.

    @Sonia
    Graziemille Sonia...e se dovessi rifarlo fammi un cenno che corro a vederlo! :)

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    1. non sono tanto sicura che serva fissare i ricordi; magari provo a scrivere qualcosa, ma come ben vedi dai miei post, il dono della scrittura non ce l'ho, e nemmeno l'allenamento.

      grazie comunque delle tua gentilezza che sono sicura non sia formale.

      irene

      irene

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  19. Ciao piacere di conoscerti, io sono Emanuela ed il mio blog si chiama Chiacchiere ai fornelli. E' la prima volta che entro nel tuo blog e sono rimasta piacevolmente sorpresa dal tuo bellissimo racconto. Complimenti. la pasta di mandorle, poi mi piace un sacco, bravissimo!!!

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  20. Emanuela non so come tu sia approdata qui ma sono contento di aver avuto un cenno del tuo passaggio!
    Grazie mille ed a presto :))

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  21. Senti io ti ho trovato il cocco, non è che mi daresti in cambio tutto il vassoio di pasticcini? :P
    La solidarietà fra cialtroni è importante.
    Lo direbbe anche Pasolini.

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  22. La scorzetta di mandarino, come tutta la frutta sapientemente miscelata con gli altri ingredienti esce sempre dopo qualche giorno! E poi mandorla e mandarino è un ottima accoppiata!
    Bravo come sempre.
    Un saluto.

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  23. Sempre profondo il tuo osservare il mondo...

    per i pasticcini, me li segno!!

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  24. complimenti x il blog...ottime ricette una meglio dell'altra...ti seguo con piacere!

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  25. very lovely gnam gnam
    buon weekend
    ciao
    http://laracroft3.skynetblogs.be http://lunatic.skynetblogs.be

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  26. @grEAT
    Ero della tua stessa opinione poi devo dire che qualcosa è cambiato nel corso del tempo. Scrivere ha un senso se si vive la cosa con un certo disincanto, scrivendo a se stessi prima che a qualcuno ed ovviamente mai pensando ai terzi. Magari mi darai ragione...e ci prenderai gusto :P ehehehhehe
    PS
    In cambio tu mi insegni a cucinare greco e con questo non intendo non con gli ingredienti gerci ovviamente...ma con l'anima di quelle terre...ecco quello mi piacerebbe proprio, serio.

    @Muscaria
    Pasolini 'strumentalizzato' per la cucina è un tocco di classe che solo da te poteva arrivare...saresti quasi da citare come riferimento alto per denigrare tutti quelli che invce lo hanno "usato" per veicolare pensieri&concetti che nulla avevano\hanno a che fare ne con l'uomo ne con l'intellettuale di cui sopra :)
    Solidarietà tra cialtroni, gli unici che si riconoscono dignitosamente tali. :D

    @Mauro
    E'un pò che non ci incrociamo e non sai che piacere rivederti qui. Tu ovviamente mi vieni in mente ogni qual volta opto per non accendere il forno ma per avere qualche biscotto comprato degno...senza apologie di sorta in merito :)
    Thanks

    @Gaia
    Oh grazie! :)))))

    @Patatina
    Grazie mille...è sempre un bel segno incrociare persone nuove con le quali confrontarsi :))

    @Lalique
    http://laracroft3.skynetblogs.be http://lunatic.skynetblogs.be....lunatic.skynetblogs....
    Lunatic...the lunatic is on the grass...the lunatic is in my head....
    Sorry, Pink Floyd docet in questo caso.
    Grazie per il tuo passaggio e per avermi fatto canticchiare questo motivo che mi porto da tempo con me! :P ehehhehehe

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  27. Mi sono letteralmente "persa" nella tua storia e subito dopo nei tuoi superbi pasticcini.Grande. A presto.

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  28. pensavo di trovare una bella colomba, anzi, una bella pastiera.... macchè!!!!!..... :)

    Buonissima Pasqua e sappi che ti invidio come invidio del resto tutti quanti che abitano in città sul mare!!!

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  29. Solo ora mi sono accorto dei commenti che non avevo ricevuto via mail e quindo sorry per il ritardo nella risposta :P

    @Miss muffin@
    Troppo buona con me, grazie mille! :)

    @GrEAT
    Buonissima Pasqua anche a te...anche se siamo quasi a Giugno! :P ahahhahahaha
    Quando si dice la rapidità informatica vero....:D ehehehhehehe
    PS
    Sulle città di mare non dico nulla...con te siamo troppo di parte :)

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